lunedì 5 gennaio 2009

Occhi luminosi

Ci sono momenti in cui tutto sembra nero, in cui sembrano non esserci vie d'uscita e che il mondo intero abbia perso ogni luce.. è allora che il guerriero deve essere capace di fermarsi, di rilassare il corpo che come dentro le sabbie mobili altrimenti non farebbe che sprofondare. E' giusto, o meglio, è umano aver paura ed un guerriero prima di ogni altra cosa è un essere umano.. egli sa bene che la paura è necessaria in alcuni momenti, è la paura che lo avverte del pericolo, chi è senza paura, chi non teme mai di fallire non è un guerriero è soltanto un incosciente, ma il guerriero che conosce le proprie responsabilità ascolta con attenzione sia il demone che l'angelo proseguendo silenzioso il cammino guidato dai propri sogni. La luce che indica il cammino è sempre là, tutto sta nel guardare nella giusta direzione, nel riuscire a scorgere il ramo o la mano da afferrare per uscire indenne dalle sabbie mobili e proseguire ancora lungo la propria leggenda personale.
Il Guerriero soffre piange ride, alle volte stenta a credere di essere sul serio un guerriero, si scoraggia e poi riprende il cammino, per questo è un guerriero, per questo è un viaggiatore lungo la Via... è nella sua umanità che risiede la forza divina, quella scintilla di luce che sta dentro ogni uomo e che risale alla nascita dell'universo così come lo "conosciamo"!
Buon Viaggio

5 commenti:

`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`··.Giusy·`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`· ha detto...

Ciao che bello qui da te...trovo tanta serenità...complimenti...serena gionata.

isa ha detto...

non sarò mai un guerriero....

rik ha detto...

bello! credo che ogni essere umano a modo sua abbia il destino del guerriero, perchè ognuno può lasciar agire quella scintilla divina misteriosa, che -credo- debba la sua origine ad un principio trascendente e superiore alla materia dell'universo, in quanto l'energia è energia e lo spirito è spirito...perciò credo che lo spirito umano derivi dallo Spirito divino di natura diversa dalla nostra (teologia negativa, positiva e supereminente)...ma qui si può ragionare..comunque ciao e complimenti per l'articolo bello!! da Riccardo

rik ha detto...

si conosce più amando che ragionando, tendendo verso l'alto col cuore che abbassando a noi l'alto, ma senza abbandonare la ragione quando ci indirizza e ci aiuta. Poi la ragione e il cuore radicano nello stesso spirito in profondità, le ragioni del cuore, se il cuore è leale, aiutano la ragione della ragione...ciao ciao a tutte e a tutti

Anonimo ha detto...

Io non pratico arti marziaali (con mio dispiacere) ma cio che ho letto nei tag dei vostri blog non solo lo condivido ma anche l'ho vissuto.
Un guerriero è vero quando, pur avendo perso tutto, si guarda dentro e riparte (in ginocchio) se necessario.