domenica 19 ottobre 2008

La sublime perfezione del Chi Kung

Per migliaia di anni, l’umanità ha insistito nell’affermare che oltre l’energia visibile, l’energia potenziale e l’energia fisica, ne esiste un’altra che solo i saggi, i sacerdoti o i consiglieri reali sono riusciti a scorgere e solo pochi eletti sono riusciti a sentire, a canalizzare o a dominare.
Trasmessa mediante la tradizione orale o mediante miti e leggende, l’esistenza di capacità sovraumane è stata mostrata fugacemente da alcuni uomini, in pochi momenti particolari e in distinte epoche epoche storiche. Questi uomini sono stati chiamati dalle diverse società e culture Eroi, Profeti, Messia, Maestri o Mistici, tutti con un denominatore comune. Tutti parlavano da un campo spirituale o metafisico. Tutti hanno avuto una vitale importanza dagli albori della nostra cosiddetta civiltà fino ad oggi. E tutti hanno fatto in modo che la società riflettesse sulle sue vere capacità.
Sono molte le aree di studio che affrontano questo problema tentando di dare una spiegazione: Filosofie, Religioni, Sociologia, Antropologia, Psicologia, ecc…
Nel campo della religione è dove, sfortunatamente e secondo gli ultimi studi, si è messo più in discussione la veracità di molti fatti, arrivando addirittura a negare l’esistenza di alcuni dei loro stessi Messia, profeti e maestri.
Questa è, a mio giudizio, l’essenza delle Arti Marziali, l’obiettivo ultimo di queste discipline, sviluppare il profondo dell’essere umano. Questa è l’essenza dimenticata dai moderni gladiatori della nostra civiltà, che non riflettono la sostanza delle arti marziali ma solo le sue brutali conseguenze.
Oggi, credo di presentarmi con un nuovo rivoluzionario in questo campo. Come molti maestri della storia, torno ad affrontare tutti, senza pretendere di farlo. Ho seguito semplicemente le impronte lasciate dagli antichi, da quelli che mi hanno preceduto, da quelli che mi hanno guidato, 1.500 anni fa, 2.000 anni fa, 2.500, 4.000 e 10.000 anni fa.
La filosofia Buddista, la stessa che impregnò tutte le Arti Marziali con la sua cortesia e il suo senso dell’onore e con la profondità che ne deriva, la stessa filosofia Buddista che nessuno degli attuali militari, guerrieri o maestri segue minimamente, è quella che più si avvicina a ciò che faccio.
E’ il sublime contributo dei propositi del Buddismo Chan/Zen che mi ha fatto fare un ultimo passo nella mia vita. Sono arrivato a un livello di comprensione talmente elevato con le profondità dei miei atomi, delle mie molecole e delle energie che si combinano per armonizzarsi e comporre la persona che sono, che credo di aver attraversato la soglia del visibile.
Nemmeno i grandi del passato possono emularmi. Ho raggiunto il punto di concentrazione più elevato cui un essere umano possa aspirare, dopo più di 20 anni di meditazione profonda sull’esistenza di tali forze ed energie, questo sono riuscito a fare. Sono giunto a un punto in cui persino gli dei in cielo tremano.
In Oriente, queste forze le chiamano Chi kung, Chi, tra le altre accezioni.
Tuttavia, quello che faccio va oltre il Chi Kung, oltre il Chi. E’ la radice, l’essenza del Chan/Zen, essenza sottile e potente dove non molti possono camminare senza morire.
Queste capacità mi portano a entrare e a dominare:
La capacità di camminare sul Fuoco, senza bruciarmi, senza vesciche o altre ferite, passando svariate volte con passo calmo sulle braci.
Toccare le braci con le mani e schiacciarle contro la mia pelle fino a frantumarle e a trasformarle in polvere.
Toccare un ferro incandescente rosso vivo varie volte con la lingua, senza subire nemmeno una piccola scottatura.
Posare la mano sulla fiamma di una candela per più di un minuto senza provare dolore, senza scottarmi la carne, la pelle o la peluria delle dita.
Spegnere candele sferrando colpi con due dita, a oltre 50 centimetri di distanza.
Paralizzare persone colpendole con il palmo delle mani, fermando il colpo a un centimetro dal loro corpo.
Lanciare frecce nell’oscurità contro bersagli di 3 centimetri di diametro.
Sentire la presenza di persone ed oggetti con gli occhi chiusi.
Leggere la mente e i pensieri presenti, passati o futuri delle persone.
Riuscire a capire persone che parlano in altre lingue.
Riuscire a capire concetti e situazioni intellettuali che richiedono anni di studio e dottorati specifici, tutto in un’ora.
Conoscere e sentire la portata e la profondità di lesioni, rotture e malattie.
Interagire in processi degenerativi o malattie, controllare emorragie, agire di fronte a un mio infarto e a quello di altri. Alterare il processo cellulare e metabolico di altri, alleviando o fermando il processo di una malattia.
Anticamente si diceva: “Chi Kung morbido”, “Chi Kung duro”; ciò che io ho raggiunto come maestro va oltre tutte le aspettative del Chi Kung, benchè io mi sia impegnato a insegnare al mondo proprio le sue tecniche.

Sifu Huang Aguilar – Budo International n. 122 (ottobre 2008) – pagg. 38 e 39

Voi, guerrieri che con me camminate sotto questo unico cielo, che ne pensate?

6 commenti:

CRAMPO ha detto...

Mah.... non so se sono possibili tutte queste cose, alcune si, altre, mah... però come se lo tira stò tipo!!!.....

rik ha detto...

direi che simili fenomeni se conducono alla presunzione a alla vanagloria, al gratuito ferimento di altri uomini, sono assai simili a fenomeni diabolici che sono da secoli attestati in quanto esseri incorporei o angelici pervertiti, detti demoni o diavoli, possono, se Dio lo tollera per un fine buono a loro ignoto e da loro non cercato, agire sulla materia e sulla mente degli uomini con suggestione e illusione di poteri fittizi non autonomamente posseduti dall'uomo vittima di simili inganni. Ci devo pensare...di solito si valuta usando alcuni criteri che poi qui riferirò
ciao ciao da Riccardo

rik ha detto...

con ciò non nego che vi sia il chi kung...ma...

Viviana B. ha detto...

Personalmente pratico arti marziali perchè ricerco l'equilibrio. Con me stessa e con tutto ciò che mi circonda.
Di equilibrato nelle parole di questo individuo mi pare ci sia pochino. E trovo che certe farneticazioni possano risultare lesive per le arti marziali e i maestri seri.

Anonimo ha detto...

francamente mi sembra un arrogante trionfo autocelebrativo. molte delle cose che dice possono essere condivise.. almeno in parte.. e così pure i prodigi che elenca... ma certo i toni sono eccessivi. la prima qualità per un praticante di chi kung dovrebbe essere l'umiltà di una ricerca continua... secondo me un Maestro non dovrebbe mai sentirsi "arrivato" ma sempre in cammino.
ciao!

Viviana B. ha detto...

Laura, ben arrivata e... concordo in pieno con te!